Alessandro Cattelan sarà il “villain” di Italia’s Got Talent 2025? Cosa abbiamo capito dalla prima puntata

L’esordio di Alessandro Cattelan come giudice di Italia’s Got Talent 2025 (dal 5 settembre su Disney+) restituisce al talent show il valore dei “no” detti quando necessari. E con il ritorno della finale in diretta con il voto da casa, IGT si riavvicina al pubblico

Dagli esordi su Canale 5 al passaggio su Sky fino al debutto, l’anno scorso, su Disney+, Italia’s Got Talent si è adattato nel corso delle sue stagioni (quattordici in tutto) ai tempi, soprattutto quelli televisivi. Come ha fatto il “cugino” Tu Sì Que Vales, la frenesia delle prime edizioni, che passavano in carrellata più concorrenti possibili all’interno di una puntata, ha lasciato spazio al racconto delle storie di chi vuole stupire i giudici su quel palco.

Italia’s Got Talent, così facendo, è diventato più generalista e familiare, adatto a un pubblico in cui i bambini sono spettatori assolutamente tenuti in considerazione. Una grande festa, in cui lo spettacolo e lo stupore devono essere gli elementi chiave, anche a costo di sacrificare il ritmo. Ma allora, in Italia’s Got Talent 2025, non è cambiato nulla? Non proprio.

La vera novità? Il C-Factor

La vera novità di questa edizione è la presenza del nuovo giudice Alessandro Cattelan. Passato da conduttore di un talent (X Factor) a giudice, è lui la vera mina vagante di questa edizione, come dimostra dalla prima puntata (in tutto saranno 9: sei audizioni, due semifinali e una finale, in diretta con il voto del pubblico tramite app).

Cattelan cerca da subito di “craccare” IGT, andando in direzione contraria rispetto a quella che alla vigilia si sarebbe potuto pensare percorresse. Quale? Quella di chi riesce, dopo anni di valanghe si “sì”, a dire finalmente qualche “no”. E Cattelan lo fa con onestà intellettuale, senza risultare antipatico o cattivo, ma riportando il suo giudizio su quello del gioco. Perché, ogni tanto va ricordato, IGT resta un gioco.

Se volessimo restare nel regno Disney, potremmo dire che per Italia’s Got Talent Alessandro Cattelan potrebbe diventare il villain di cui il programma aveva bisogno. Perché i talent, è vero, si reggono sulle doti straordinarie di chi vi partecipa e sulla capacità dei casting di scovare personaggi che sappiano infuocare palco e pubblico.

Torna il valore del “no”

Ma è altrettanto vero che se Audizioni devono essere, qualche “no” si rende più che necessario a giustificarne il senso. E nelle ultime edizioni, i “no” erano diventati -al netto di quei concorrenti scelti più per la loro simpatia che per il loro talento- uno spauracchio per i giudici, troppo presi da motivare positivamente ciascuno di coloro che gli si presentava davanti.

Che sia l’edizione di IGT buona per riscoprire il valore del “no” e dare così anche più pepe e tensione allo svolgimento del programma? Una cosa è certa: Italia’s Got Talent è ormai una macchina rodata che, con tutti i chilometri fatti in questi anni, è diventata una garanzia in termini di spettacolo.

Finale in diretta, il pubblico torna protagonista

Se il debutto su Disney+ aveva sentito la mancanza del rapporto con il pubblico da casa, affidando al pubblico presente alla registrazione della finale il voto per decretare il vincitore, quest’anno le cose cambiano.

La finale del 31 ottobre sarà infatti trasmessa in diretta streaming, sancendo un primato per uno show d’intrattenimento di Disney+ in Italia. Grazie all’app ufficiale del programma (e in collaborazione con Media World), quindi, chi seguirà la diretta da casa potrà esprimere il proprio voto, rendendo il vincitore/vincitrice/vincitori nuovamente frutto del giudizio del pubblico. E non è poco.

In questo articolo
Programmi relativi
Ultime notizie su TV