

Le prime due puntate di Bake Off Italia 2025 – già disponibili su Discovery+ per gli abbonati – mostrano come il format abbia ‘accolto’ Brenda Lodigiani che ha preso il posto di Benedetta Parodi dopo 12 edizioni in ‘simbiosi’. Il programma di adatta alla nuova conduzione come un abito ‘tailor-made’ e come prima prova funziona: qualche orlo, però, va ancora sistemato.
Bake Off Italia 2025 ha debuttato in prima serata venerdì 5 settembre in prima serata su Real Time (DTT, 31) con la prima delle puntate della sua 13esima edizione. Era atteso il debutto della nuova conduttrice, Brenda Lodigiani, che ha preso il posto di Benedetta Parodi dopo 12 edizioni: non nascondo che il cambio di conduzione mi ha spinto a vedere nuovamente il programma dopo qualche anno di pausa con rinnovata curiosità.
I debutti sono sempre complicati, come ovvio, e hanno sempre bisogno di un qualche aggiustamento. La prima impressione, però, mi ha rimandato all’esperienza scolastico/accademica. Al debutto, Brenda Lodigiani sembra la professoressa che si è trovata a insegnare perché un posto fisso fa sempre gola e che fa l’amicona degli studenti perché non se la sente di essere ‘autoritaria’ con loro, anzi si mette in modalità “rappresentante di classe/membro della Paritetica” rispetto al corpo docente. A differenza della scuola/Università, però, qui gli studenti sono più che motivati e il corpo docente dalla sua parte. E non è poco.
Gioco di squadra
La seconda impressione è che per dare spazio a Brenda hanno dato più spazio anche ai giudici. Più presenti, più coinvolti, più liberi anche della griglia cui tanti anni erano stati ingabbiati. Più spazio anche alla voice over, che lega le parti e, almeno come prima impressione, le velocizza. In questo nuovo assetto, Damiano Carrara prende un po’ la guida, con Ernst Knam che continua a essere un po’ lo ‘special guest’ e Tommaso Foglia nel ruolo della ‘old new entry’ ormai integrata.
L’interazione con i giudici – e il puntello della VO che fa da ‘evidenziatore’ del comportamento della new entry – è il modo per far venir fuori il talento della Lodigiani, che negli snodi canonici del format (“Dolci in forno”, “Un passo indietro”, presentazione delle prove) sembra costretta in un ruolo destinato a disinnescarla. Ma riesce a essere credibile, almeno per qualche secondo: la conduzione/presentazione ha i suoi codici che nel suo caso hanno bisogno di essere rapidamente forzati per evitare di trasformarla in quel che non è, ma che riesce ad essere.
Per non sacrificare il talento della new entry, anzi per ‘sfruttarlo’ rendendolo quel tocco di novità e di peperoncino che ci si aspettava col cambio di conduzione, gli autori sono riusciti a modellare il format intorno a lei. La pre-sigla in modalità ‘sit-com’, gli intermezzi leggeri, le conversazioni con i giudici sono tagliati su misura sulla Lodigiani: tolto qualche picco forse troppo invadente – la telefonata alla mamma tra le due prove, il musical Cavallo di Battaglia, pensati probabilmente per marcare la differenza col passato e dare la cifra della Lodigiani a chi la conosce poco – si cerca un equilibrio. Ma c’è ancora la sensazione dell’”anche un po’meno” (cfr. i pani della seconda puntata). Ma con l’interazione con i concorrenti in difficoltà funziona bene, ed è buona parte del format.
Massari über alles
La vera star è Iginio Massari, anche quando fa da ‘boy’ a Brenda nella pre-sigla: due battute improvvisate con la conduttrice e conquista la scena. Per mantenere la metafora della scuola, è un Preside temuto e rispettato. A lui il compito, ancora più marcato, di tenere dritta la barra della competizione: di fronte a una conduttrice ‘amicona’ ci vuole il pugno di ferro per educare non solo chi vuole imparare, ma che deve dimostrare di essere migliore degli altri. Il Preside Massari – cui Brenda ha deciso di dare del voi, interessante escamotage per costruire una relazione peculiare e rompere col passato, così come la scelta di rivolgersi al Dottor Knam, all’Egregio Foglia e a Mister Carrara – ha subito dichiarato che sarebbe stato più esigente e alla prima puntata ha mantenuto la promessa. La cosa più ‘dolce’ che ha detto ai concorrenti è stato “Prima di muovere le mani fai funzionare il cervello” o, ancora meglio, “Siete analfabeti perché non sapete leggere le ricette!”. Insomma, sono ignoranti nel senso che ignorano…
Peccato che poi non ci sia nessun eliminato alla prima puntata.
L’intertestualità come tratto relazionale
Come ovvio, Brenda Lodigiani fa leva sulle sue capacità attoriali e comiche per creare una relazione col pubblico di Bake Off Italia, che non è detto intersechi quello della Gialappa’s. Ed è anche la ‘chiave’ attraverso la quale cerca una ‘legittimazione’ presso i giudici: a differenza della “predecessora” (cfr. Piero Craveri nella scheda su Gabriele D’Annunzio in Enciclopedia Treccani), infatti, Brenda non può contare su un’esperienza ai fornelli e ai forni riconoscibile da giudici e pubblico e quindi deve giocare su altri campi. Il suo riferimento all’imitazione di Angela Brambati, la ‘brunetta’ dei Ricchi e Poveri portata anche sul palco di Sanremo 2025, fa ridere i severi – ma non tanto – giudici e diventa il grimaldello anche per il pubblico.
La cosa interessante, però, è che il richiamo intertestuale viene dai concorrenti: appena entrata sotto al tendone – ormai ampio jardin d’hiver con buona pace della plastica bianca di un tempo -, qualcuno dedica alla nuova conduttrice un suo cavallo di battaglia, quell’”Uuuh! Aaaah!” della sua Annalaisa. E per tutta la puntata è un continuo richiamo alle sue imitazioni più note. Warner Bros. Discovery capitalizza così le proprie risorse, rendendole interscambiabili, e la Gialappa’s sarà contenta del gioco citazionale.
Da “Torte in forno” a “Dolci sorrisi”: la forza di un format ben ‘trasposto’
Come abbiamo avuto modo di notare più volte (in altri luoghi), la trasposizione italiana del format originale è sicuramente migliore dell’originale (The Great British Bake Off) e tra le migliori realizzate nel mondo.
Elegante nella confezione, convincente nella struttura (a parte la lunghezza portata a 100’, ma questa è una vecchia storia), Bake Off Italia ha accolto l’arrivo di Brenda Lodigiani mettendosi al suo servizio. Come già evidenziato, ha modellato i suoi intervalli e i suoi spazi, ha rivisto l’impegno e il ruolo dei giudici titolari, ha riscritto i suoi intro (diventati mini-sketch di una ipotetica sitcom interstiziale) e i suoi outro, ma senza snaturarsi. Merito di un format consolidato e sicuro di sé, che mantiene tutti i suoi riti – anche quelli apparentemente più legati alla conduttrice precedente – senza stacchi. E in questo va un riconoscimento a montaggio e confezione: si andrà pure con l’autopilot alla 13esima edizione, ma funziona e non stanca. Anzi, avendo un nuovo personaggio piuttosto diverso dal precedente il ‘corretto’ inserimento dei controcampi di Brenda diventa un passaggio delicato per presentarla al pubblico e integrarla al programma: la scrittura della sua conduzione passa anche da qui.
La sensazione generale è quella di una maggiore leggerezza e di una maggiore velocità: nonostante le backstories che in genere appesantiscono il debutto, il montaggio sembra aver messo l’acceleratore soprattutto sulla parte degli assaggi, senza per questo mortificarli. E a questo punto posso confessare che sono tornata a guardare Bake Off Italia dopo qualche anno di pausa…
Baker Off ‘ricorda’ Benedetta Parodi, ma lei…
“Santa Benedetta da Alessandria proteggimi tu!”
Così Brenda Lodigiani evoca Benedetta Parodi prima di pronunciare il primo, fatidico, “Dolci in forno!” per lanciare la prima Prova Creativa della stagione. Un omaggio carino e per certi versi dovuto, viste le 12 edizioni precedenti e la riconoscibilità della combo “Bake Off/Benedetta”.
Ma mentre Bake Off Italia debuttava nella sua nuova versione, la ‘fu’ padrona di casa guardava altrove. Intorno alle 20.30, infatti, è comparsa sui social di “ziaBene” un’immagine con la quale rendeva partecipi i follower del suo venerdì sera: una grande pizza da mangiare sul divano con visione della versione UK de L’amore è cieco, di cui la Parodi e il marito Fabio Caressa condurranno la versione italiana, prodotta sempre da Banijay Italia – come Bake Off Italia – e disponibile prossimamente su Netflix. Ubi maior…