

Francesca Fialdini è solo l’ultima di una serie di concorrenti di Ballando con le Stelle che nel corso dei vent’anni di programma hanno dovuto abbandonare (definitivamente o temporaneamente) il programma. Numerosi gli infortuni, qualche incomprensione e una sola espulsione
Ballare fa bene, certo: allo spirito, alla mente, al corpo… non sempre. Capita che se non si è dei professionisti qualche problema possa insorgere (non che chi balli per professione ne sia immune). Ad avere imparato questa lezione sono stati, nel corso di vent’anni, alcuni dei concorrenti di Ballando con le Stelle.
Quello di Francesca Fialdini, annunciato sabato 15 novembre in diretta tv, è infatti l’ultimo di una serie di ritiri annunciati dalle Stelle del programma, che si sono visti costretti per cause di forza maggiore ad abbandonare la gara. E in alcuni casi (come quello di Fialdini, data dalla prima puntata come favorita alla vittoria finale, trasformandosi anche in una delle rivelazioni di questa edizione) il ritiro non fa male solo al corpo, ma anche allo spirito. Perché Ballando, per quanto sia un programma tv, è comunque una competizione.
Ci siamo chiesti, allora: quanti sono stati i ritiri nel corso di queste prime venti edizioni di Ballando con le stelle? In realtà, il numero non è altissimo, ma neanche troppo basso per passare inosservato. In gran parte i casi sono ritiri dovuti ad infortuni fisici o ad acciacchi che, su suggerimento dello staff medico che segue sempre i concorrenti in gara, si rendono necessari per preservare la salute dei protagonisti del programma. Altre volte (più rare) sono invece dovuti a screzi e incomprensioni, fonti di dibattiti e polemiche, che sappiamo essere il sale del programma condotto da Milly Carlucci.
Le prime edizioni: gli abbandoni di Maradona e Sean Kanan
Il primo concorrente a ritirarsi nella storia di Ballando con le Stelle non fu uno qualsiasi, me niente meno che Diego Armando Maradona, sceso in pista nel 2006, durante la seconda edizione del dance show di Raiuno. Il calciatore, in gara con Angela Panico, abbandonò alla quarta puntata, per motivi di salute e anche per la difficoltà di sostenere così tanti spostamenti da casa a Roma per così tanto tempo.
L’anno successivo, nel 2006, toccò all’attore americano Sean Kanan, chiamato a dare un tocco di internazionalità al cast del programma. Kanan lasciò la gara non per un infortunio suo, ma della maestra di ballo Tinna Hoffman. La produzione gli propose di ballare con un’altra maestra, ma Kanan decise di ritirarsi per rispetto di colei con cui stava condividendo quell’esperienza.
I ritiri dal 2010 al 2020
Passano quattro anni, durante cui Ballando fila liscio senza ritiri. Nel 2010, alla sesta edizione, si recupera non con uno, ma con due ritiri. Uno è quello di Raz Degan, costretto a ritirarsi a un passo dalla vittoria: l’attore si è esibito fino alla finale, ma un problema alla schiena gli ha impedito di sostenere altre performance.
Nel 2013, dopo un infortunio in diretta con tanto di medici in scena, è costretta al ritiro Anna Oxa; l’anno successivo tocca a tre concorrenti. Da una parte Enzo Miccio, che lascia alla semifinale per un infortunio che gli impedisce di competere, dall’altra Teo Teocoli e Giorgio Albertazzi, che annunciano il ritiro entrambi alla terza puntata. Teocoli rivela di avere problemi alla schiena, Albertazzi preferisce lasciare per non affaticarsi troppo. E così si arriva agli anni Venti.
I ritiri più recenti
Il nuovo decennio si apre senza ritiri: nel 2020 (edizione comunque segnata da varie difficoltà legate alla pandemia da Covid-19 in corso) e nel 2021 il cast giunge compatto alla finale. Non è così nel 2022, quando Gabriel Garko, dopo una serie di infortuni e di tentativi di rimanere in pista, annuncia il ritiro nella sera della finale, impossibilitato ad esibirsi.
Nel 2023 tocca ad Antonio Caprarica. Nella settimana puntata, anche lui dopo alcuni acciacchi fisici, il giornalista decide di chiamarsi fuori, sia dalla gara regolare che dal ripescaggio. In quest’ultima fase annuncia il ritiro anche Paola Perego, infortunatasi durante le prove. Prima ancora, alla quarta puntata, era stato Lino Banfi a salutare la competizione, preferendo, ha spiegato in diretta, lasciare che fosse gli altri concorrenti a competere tra di loro.
L’anno scorso una sorte simile a quella di Caprarica è toccata a Nina Zilli. La cantante, costretta al ritiro nella sesta puntata, sperava di riprendersi per il ripescaggio, cosa però non avvenuta, tanto da dover annunciare in lacrime l’abbandono della gara.
Non solo infortuni: i casi particolari
In un programma come Ballando con le Stelle la maggior parte dei ritiri deriva inevitabilmente da degli infortuni fisici. a volte, però, l’abbandono del gioco è stato dovuto ad altro. Lorenzo Crespi, nella sesta stagione, decise di ritirarsi dopo un diverbio con la produzione e gli autori; nell’ottava edizione, invece, Stefano Campagna si ritirò sì per un infortunio, ma anche per l’incompatibilità con la sua maestra Natalia Maidiuk.
Tornando al 2022, Paola Barale -eliminata alla sesta puntata- decise di non partecipare al ripescaggio, pur avendone il diritto come tutti gli altri concorrenti eliminati nella prima fase del programma. Nella stessa edizione ci fu anche il clamoroso caso di Luisella Costamagna: costretta a ritirarsi alla sesta puntata, riuscì a recuperare le condizioni fisiche necessarie per tornare in gara e partecipare al ripescaggio.
Tornati in gioco, lei e il suo maestro Pasquale La Rocca non solo hanno partecipato alla finale, ma hanno anche vinto. Un destino che non riuscì a Sergio Assisi dieci anni prima, che si ritirò alla quarta puntata e fu ripescato, fermandosi però alla semifinale di quell’edizione.
L’unica esplusione
In vent’anni di Ballando con le Stelle, infine, è da segnalare un solo caso di espulsione da parte della produzione. È il 2022 e la Rai annuncia l’espulsione di Enrico Montesano che, durante le prove (rigorosamente sotto l’occhio delle telecamere), indossò una t-shirt della X Mas, formazione militare che combatté accanto ai nazisti nonché simbolo neofascista.
“Resta inammissibile che un concorrente di un programma televisivo del servizio pubblico indossi una maglietta con un motto e un simbolo che rievocano una delle pagine più buie della nostra storia”, disse la Rai in un comunicato. “Chiediamo scusa a tutti i telespettatori e, in particolare, a coloro che hanno pagato e sofferto in prima persona a causa del nazifascismo a cui proprio quella simbologia fa riferimento”. Il caso fece scalpore anche per la figura fatta dalla Rai, che mandò in onda le immagini delle prove di Montesano con la maglietta che ne decretò l’espulsione.







