

Il debutto del volto di punta Léa Salamé al telegiornale delle 20 diventa un evento televisivo: France 2 realizza uno spot creativo e ironico, un approccio impensabile (ma non impossibile) nella tv italiana.
#France2 dévoile une bande-annonce pour promouvoir l’arrivée de @LeaSalame aux commandes du #JT20H dès lundi ! pic.twitter.com/wqvAG2mSTW
— Nicolas Malaboeuf (@NMalaboeuf) August 26, 2025
Il volto è quello di Léa Salamé, già conduttrice del talk di successo Quelle Époque! su France 2 e voce di primo piano dell’informazione francese. Da oggi, 1° settembre 2025, sarà alla guida dell’edizione delle 20, il telegiornale di punta della rete pubblica. Per presentare il suo arrivo, France 2 ha scelto un promo creativo e ironico: Salamé viene mostrata mentre prova l’apertura del tg – “Buonasera e bentrovati al telegiornale di France 2 delle ore 20, vediamo i titoli” – non solo nello studio, ma in situazioni quotidiane, tra la gente, come se testasse la sua voce ovunque. Il risultato è leggero e umano, un piccolo corto che celebra il debutto di un volto già noto ma pronto a entrare in una nuova fase della sua carriera.
Francia vs Italia: due modi di intendere la tv
Un simile spot in Italia (ad ora) sarebbe impensabile. Pensate se un domani Barbara Palombelli approdasse al Tg5 delle 13 oppure Tiberio Timperi tornasse a condurre un telegiornale, magari il Tg1 delle 20.
Da noi i cambi di conduzione ai tg avvengono in silenzio, di rado con annunci formali o brevi comunicati. In Francia, invece, il debutto di Léa Salamé diventa un evento narrato e promosso con fantasia, quasi fosse il lancio di una fiction o di uno show. È un segnale di come il telegiornale delle 20 resti un appuntamento centrale nell’immaginario collettivo, tanto da meritare la stessa attenzione promozionale dei grandi eventi di intrattenimento.
Chi è Léa Salamé: stile e credibilità
Nata a Beirut e cresciuta in Francia, Léa Salamé ha costruito negli anni un percorso solido: da cronista politica a volto del prime time, fino al riconoscimento come “Miglior intervistatrice dell’anno” nel 2015. Il suo stile diretto e impertinente l’ha resa una figura rispettata ma anche capace di creare momenti virali. In Francia è celebre la sua uscita “C’est une plaisanterie ?!” (“Questo è uno scherzo?!”) in risposta ad una dichiarazione dell’ex capo dello stato francese François Hollande quando, parlando della sua politica migratoria, disse che non c’è differenza con quella di Angela Merkel in Germania.
“C’est une plaisanterie?”. La question déjà culte de Léa Salamé à @fhollande #DialoguesCitoyens. pic.twitter.com/TBpgHXQ0il
— Jean-Luc Testault (@jltestault) April 14, 2016
A distinguerla è anche la trasparenza: ha dichiarato che, in caso di candidatura del compagno Raphaël Glucksmann alle presidenziali, sarebbe pronta a lasciare temporaneamente il tg per evitare conflitti d’interesse. Un atteggiamento che ha rafforzato la sua credibilità agli occhi del pubblico.
L’arte del promo: dal marketing al racconto
Ne abbiamo già parlato qualche tempo fa, l’arte del teaser è sempre un biglietto da visita invitante – se fatto con testa – e la clip di cui parliamo ne è l’ennesima conferma, ci racconta qualcosa per noi davvero insolito, ma non per questo impossibile da realizzare più in là. Il video di France 2 va oltre la promozione: è storytelling televisivo. Mostrare la Salamé mentre prova il suo “Buonasera” davanti a persone comuni significa costruire empatia, trasformare il volto istituzionale del tg in una figura umana, vicina al pubblico. Un linguaggio fresco che restituisce la tensione e l’entusiasmo del debutto, e che riesce a trasformare un cambio di conduzione in un piccolo evento mediatico.
Una lezione per l’Italia
Ma perché in Italia non si osa? Nel nostro paese l’informazione è spesso trattata con formalità eccessiva, quasi timorosa di contaminarsi con linguaggi creativi. Eppure il debutto di un nuovo volto a un tg di punta è un momento simbolico che meriterebbe più attenzione. In un’epoca in cui i giovani faticano ad avvicinarsi ai telegiornali, uno spot come quello francese potrebbe essere un modo per restituire centralità e freschezza al genere. Con il promo di Léa Salamé, France 2 ricorda che anche la promozione è contenuto: non solo marketing, ma racconto. In Italia, l’informazione resta ancora ingessata, ma la lezione francese è chiara: anche un “Buonasera e benvenuti” può diventare spettacolo.